Memorabile secondo posto per l’altista del club di San Vendemiano a Torun: 2.35 non è sufficiente per battere il bielorusso Nedasekau che, al termine di un’emozionante gara, supera 2.37. La presidente Enza Doimo: “Un modello per i nostri giovani”. Il direttore tecnico Andrea De Lazzari: “Un campione anche per i valori che esprime”      

 San Vendemiano (Treviso), 7 marzo 2021 – Un volo d’argento. Agli Europei indoor di Torun Gianmarco Tamberi è secondo nella finale dell’alto, con un salto a 2.35 che è inferiore solo a quello a 2.37 del bielorusso Maksim Nedasekau, l’avversario più atteso sulla strada per il gradino più alto del podio. Gara epica: con sorpassi e controsorpassi in testa. E alla fine è la seconda medaglia italiana agli Euroindoor di Torun dopo l’oro di ieri sera di Marcell Jacobs nei 60 metri.

Tamberi è secondo, medaglia d’argento, malgrado i 2.35 superati in maniera limpida, perché Maksim Nedasekau, in un crescendo di emozioni, piazza la stoccata vincente all’ultima prova a disposizione, superando i 2.37 che gli garantiscono l’oro. Una vera e propria altalena in testa, con Tamberi che guida fino a 2.31, e il bielorusso che si accende solo oltre quella quota, dopo aver faticato anche su quelle più basse. Per Tamberi resta un risultato da incorniciare.

Quando sono diventata presidente di ATL-Etica, Gianmarco Tamberi era già un atleta del club – commenta Enza Doimo, numero uno del sodalizio di San Vendemiano -. Ho scoperto un grande atleta e un bravissimo ragazzo. Una grande fonte d’ispirazione per i giovani della nostra società. Grazie a lui, oggi, si parla di ATL-Etica in tutta Italia e non solo. Si dice che le grandi idee camminano sulle gambe degli uomini: grazie a Tamberi, il nostro progetto di un sodalizio sportivo che metta l’etica e la responsabilità sociale al primo posto, non solo cammina ma addirittura vola”.

Il valore dell’atleta, lo conoscevamo – aggiunge Andrea De Lazzari, direttore sportivo di ATL-Etica, l’uomo che più di ogni altro ha voluto in società Tamberi -. Ma di lui abbiamo, prima di tutto, apprezzato un altro aspetto: l’aver scelto ATL-Etica non in base a considerazioni economiche, perché c’erano sicuramente società che da questo punto di vista avrebbero potuto offrirgli di più, ma perché ispirato da un percorso agonistico e sociale che coinvolge anche Aics Veneto e le Fiamme Oro e che pone l’etica dello sport al primo posto: Tamberi è un grande atleta, sa parlare ai giovani e ha in sé valori morali che lo rendono un modello per le nuove generazioni”.    

Il marchigiano sceglie di entrare in gara dopo tutti gli altri, a 2.23, e comincia alla grande. Percorso netto da 2.23 a 2.29, mentre il bielorusso Nedasekau commette errori a 2.23 e 2.29. A 2.31 restano a battagliare per l’oro solo loro due. Come da copione, il bielorusso supera la quota al primo tentativo, e ribalta la classifica, portandosi al comando. Gimbo risponde subito, 2.31 pure per lui e va di nuovo in testa. Ma Nedasekau è trasformato: dimenticati i balbettii sulle quote più basse, supera 2.33 alla prima prova, e va ancora in vantaggio. Tamberi sbaglia, ma decide di non passare alla quota successiva, e di provare ancora i 2.33. Scelta azzeccata: il secondo tentativo è perfetto.

La classifica ora vede l’azzurro al secondo posto, ma a 2.35 avrà a disposizione tre salti. Al primo appello Nedasekau sbaglia abbastanza nettamente, Gimbo fa cadere l’asticella, ma davvero di un niente. Seconda prova, batticuore alle stelle. Il bielorusso sbaglia ancora. Gimbo è superlativo. L’esultanza è prorompente, salti mortali in successione e applausi alla curva. Ma non è finita. Nedasekau sceglie di spendere l’ultimo tentativo rimasto a 2.37. E ancora una volta, ce la fa. L’oro è al collo. Tamberi prova ancora i 2.37, ma inutilmente. Resta l’emozione, oltre ad un grande argento. Ora l’obiettivo diventa l’Olimpiade.